Archivi per la categoria ‘heimat 2000/2’

di Mario Gaudino

A Pasqua 2000 ricorre il 110° anniversario della prima uscita pubblica della Banda Filarmonica di Allerona, l’occasione offre la possibilità di fare il punto su quest’importante istituzione presente nella nostra comunità. Maestri come Baldi, Lumia, Masi, Ducci, Codelupi, Duranti e l’alleronese Bruno Carletti sono stati negli anni guide competenti e prestigiose, famose non solo nel nostro comprensorio. Hanno portato la filarmonica ad un livello di tutto rispetto, senza nulla togliere ai nostri concittadini: Angelo Moretti, Eraldo Borghi, Giulio Ferretti, Monaldo Moretti e agli attuali Arturo Ferretti e Giancarlo Alimenti, senza i quali la stessa non sarebbe riuscita a mantenersi dignitosamente nei periodi di maggiore difficoltà. Si può ben dire che la Banda dal 1890 rappresenta la parte migliore della storia di Allerona. Era ed è l’unica vera associazione culturale e conserva i pregi che le hanno permesso, fra alterne vicende, di resistere nel tempo. Certo non è più l’unico veicolo per far conoscere ed apprezzare la musica popolare ma il suo valore educativo rimane intatto: far musica, suonare insieme fa apprezzare l’importanza della presenza di tutti e risaltare il valore dei singoli. Lo studio di uno strumento è disciplina rigorosa che necessita di esercizio continuo e giornaliero. Per questo la Banda ha goduto sempre di grande credito presso la popolazione e tutti hanno il dovere di adoperarsi per preservarla anche e soprattutto nei momenti critici come sembra quello attuale nel quale, oltre a non avere un posto dove fare le prove e dover sostituire alcuni strumentisti che non riescono più a trovare le motivazioni per sopportare i sacrifici che l’appartenenza impone, ancora più difficile, c’è da ricreare entusiasmo. Come? Si potrebbe iniziare con il considerare importante fare “ il musicante” di contro a chi sostiene, visto che i “servizi” vengono fatti pagare, che lo si faccia solo per motivi economici (quelle duecentomila al massimo di rimborso spese annue, a pensarci bene, non ripagano neanche il costo della benzina usata). Aderire all’Associazione Filarmonica Alleronese che si è in animo di costituire e collaborare fattivamente partecipando direttamente alla gestione. Suggerire ai comitati festeggiamenti di riservare spazi di primo piano alla Banda durante le feste paesane (ultimamente anche al concerto tradizionale per S. Ansano è data una collocazione marginale) e pretendere sempre prestazioni di livello e in divisa, così agli alleronesi non rimane che gustare ed applaudire come sempre. Ma sicuramente la parte più importante e delicata spetta, ed è giusto, all’ Amministrazione Comunale. È fondamentale capire che il contributo di un milione l’anno non basta più. Magari si potesse risolvere tutto solo con i soldi! Servono anche e soprattutto impegno e idee per dimostrare che essa è, non solo a parole, “un fiore all’occhiello” della nostra Comunità. Eventuali contributi dovrebbero essere spesi solo su progetti, a partire dal chiamare la Banda a svolgere servizi nelle ricorrenze più significative, fino a trovare un luogo nel paese per una sede dignitosa, magari da condividere anche con le altre numerose associazioni presenti, e spero che a qualcuno venga in mente il “burò” ristrutturato che potrebbe svolgere benissimo questa importante funzione, insomma un luogo da arredare con pedana, leggii, sedie e tutto l’occorrente per le prove. Tante altre cose da fare ci sarebbero per mantenerne alto il livello. Io sono fiducioso, perché da due anni, grazie all’intuizione felice della Scuola Elementare di Castel Viscardo, con la collaborazione del Comune, della Pro-loco e delle famiglie, finalmente, dopo tanto, con l’istituzione della scuola di musica si è ricominciato a pensare al futuro. Avere 25 allievi frequentanti, preparati da maestri esperti e competenti, insieme al fatto che Giancarlo Alimenti ha intrapreso con successo studi per direzione di banda, fa ben sperare per il futuro. Questo da solo non basta, serve sempre l’impegno di tutti ed in particolar modo della Amministrazione Comunale che dovrebbe organizzare in prima persona la scuola di musica per garantirne la continuità e trovare i contributi, anche comunitari, che esistono, per sostenere e migliorare questa importante istituzione. L’impegno, ambizioso, è pari al prossimo: festeggiare alla grande un altro anniversario.

di Livio Orazio Valentini