Archivi per la categoria ‘heimat 2000/4’

La Poesia

Allerona

Collina florida
e ricca
di passi di memorie
rinasce da pietre vive
che respirano
umiltà e saggezza
nobili tracce
di un tempo mai passato

(Luca Carbonara Pacetti)

Un giardino dei sensi al Parco di Villalba

di Gigliola Casaccia

Sin dai primordi del pensiero umano il giardino ha rappresentato concretamente un ordine regolato dalla ciclicità delle nascite, morti e rinascite. Il giardino rappresentava una natura alleata dell’uomo, un’alleanza i cui vincoli erano sempre rispettati: al cadenzar delle stagioni, il giardino appassiva, piante e fiori potevano anche morire, ma nella prospettiva ciclica, quello che appariva come morte preparava il risorgere dell’anno seguente. Il giardino rispondeva ad una necessaria regolarità, al desiderio di esser certi che nulla di quanto era stato perso lo sarebbe stato per sempre. La rappresentazione dell’eterno, del luogo utopico per eccellenza è strettamente congiunta alla rappresentazione di un giardino. Le grandi tradizioni religiose raccontano di spazi verdi ordinati, di natura generose e benevole: il giardino si trova all’inizio e alla fine di ogni racconto sul destino umano. Il fiore, microcosmo interno al giardino, a sua volta racchiude il racconto dell’unità di mente e natura e si esprime in un’infinita varietà di forme, colori e profumi. Attraverso i fiori e le piante possiamo recuperare un rapporto non violento con la totalità dell’ambiente, ricostruire un’amicizia, una nuova alleanza; ritornare a vivere con lo sguardo dei bambini, la determinazione degli adulti e la saggezza dei vecchi; riscoprire la semplicità nella natura e nei rapporti con le persone. Io spero, attraverso progetti educativi, di portare le future generazioni a condividere questi valori e di ricominciare insieme a loro ad amare e rispettare questa terra, per troppo tempo usata e sfruttata quasi fosse un “oggetto” di nostra proprietà. Per questo ho pensato di creare un piccolo “giardino dei sensi”, che aiuti i bambini a scoprire l’interdipendenza delle proprie esperienze con gli altri e con l’ambiente. Questo progetto, già studiato con l’apporto di psicologi esperti, offrirà esperienze attive di coscienza ecologica e sarà realizzato con strumenti semplici e con materiali diversi, come stimolo all’utilizzo dei vari sensi in un ambiente naturale. Dovrà ospitare un laboratorio attivo che consentirà ad insegnanti e psicologi di guidare il bambino, attraverso visite e giochi, a vivere il contatto con la terra come esperienza di scoperta del sé. Una piccola porzione del Parco di Villalba potrebbe essere un luogo particolarmente adatto a questo scopo. La Comunità Montana un prezioso alleato.

L’autrice di questo articolo è una esperta floricoltrice che ha progettato e realizzato un giardino visitabile a Ficulle, paese dove vive e lavora.

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