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Allerona al Rotary Club

di Sisto Pacetti

Villa Castiglioni è una delle numerose splendide ville padronali costruite nei secoli scorsi, situate nelle amene zone prealpine della periferia di Varese e trasformate, per difficoltà di mantenimento da parte degli antichi proprietari, in alberghi di lusso. Queste residenze vengono oggi impiegate, oltre che come alberghi, anche come sedi prestigiose per cerimonie (banchetti, matrimoni ecc.) e riunioni. In particolare, Villa Castiglioni è la sede ufficiale per le periodiche riunioni conviviali del Rotary Club Varese Ceresio nelle quali si discutono anche argomenti di attualità. È in una delle splendide sale di questo albergo che in una piovosa sera di gennaio, in una riunione, si è parlato di Allerona. La cosa può sembrare strana sia per la qualità degli argomenti che normalmente vengono discussi durante queste riunioni sia per il fatto che Allerona ed i suoi problemi potevano risultare del tutto sconosciuti ai soci del Club e quindi di scarso o nullo interesse. È opportuno sottolineare che il Rotary è un club molto esclusivo che raccoglie soci di alto livello sociale (industriali, professionisti, imprenditori ecc.) e che ha tra i suoi vari compiti anche quello di interessarsi di problemi particolari che riguardano vari aspetti della vita nazionale. Può quindi risultare utile conoscere come e perché i problemi di Allerona abbiano potuto costituire un argomento di interesse per questi signori. Tutto era nato alla fine dell’estate quando, parlando con un gentile interlocutore, innamorato dell’Italia centrale ed in particolare della Toscana presso cui aveva trascorso le ferie, mi ero lasciato andare, forse con troppo entusiasmo e con una certa imprudenza, a descrivere il nostro paese, la sua vita ed i suoi problemi. Negli incontri successivi avevo portato con me una copia di Heimat che aveva suscitato ammirazione e che mi aveva dato l’occasione di illustrare quanto si stava facendo anche attraverso l’Associazione Amici di Allerona e quali importanti personalità avevano dato la loro adesione a tale iniziativa. Il mio interlocutore si era dimostrato molto interessato e mi aveva chiesto se me la sentivo di riferire tali argomenti ad “un gruppo di amici” senza spiegarmi di quali amici si trattasse. Avevo accettato. Quando, perfezionando il programma, risultò che si trattava di rotariani mi sentii mancare, ma ormai la parola era stata data e poiché l’incoscienza e l’imprudenza non hanno limiti avevo coinvolto in una possibile e probabile brutta figura anche il caro Gigi Franzini. E così il 24 gennaio ci siamo trovati di fronte ad una quarantina di personalità ad illustrare l’argomento “Crisi dei piccoli paesi e ricerca di possibili soluzioni”. Ci siamo divisi l’arduo compito. Io, prendendo spunto da quanto aveva scritto Fabiola Di Loreto in un bellissimo articolo apparso sull’ultimo numero di Heimat, ho illustrato la situazione di crisi dei piccoli paesi in generale portando Allerona come esempio e concentrando l’attenzione soprattutto su quattro punti particolari che costituiscono il grande patrimonio culturale di questi paesi (e quindi anche di Allerona) che deve essere salvaguardato e cioè: storia e tradizioni, cultura e uomini; Gigi Franzini ha invece illustrato lo statuto e la funzione dell’Associazione Amici di Allerona ed ha poi introdotto i concetti che sono alla base della filosofia dell’Associazione. Sono così venuti fuori argomenti abbastanza strani se proposti da rappresentanti di un piccolo paese, ma sicuramente di elevato contenuto innovativo, quali il “glocalismo” di Jader Jacobelli; la visione di un territorio da difendere e da considerare non più chiuso in se stesso ma aperto ad altre realtà come auspicato da Franco Barbabella; il concetto di “città porosa” di Paolo Borghi e così via. Alla fine ci hanno applaudito, non so se per educazione o per convincimento; sta di fatto che c’è stata un’ampia discussione che è continuata a ranghi più ristretti fino ad ore piccole. Avevamo portato del materiale illustrativo che è andato a ruba (Heimat, alcune guide di Allerona, la lettera di presentazione di Jader Jacobelli per il nostro sito Internet). Conseguenze della serata: Gigi Franzini avrà a breve scadenza ulteriori incontri con i maggiori responsabili dei Rotary della Lombardia per illustrare ancora più a fondo quanto la nostra Associazione sta facendo, con particolare attenzione al nostro giornale; un gruppo di rotariani visiterà Allerona per le prossime feste di maggio, occasione questa per ampliare gli argomenti già discussi e prendere visione direttamente della realtà alleronese. E poi, come diceva Totò, “da cosa nasce cosa”. Da parte mia, avendo occasione di avere contatti con il gentile interlocutore che ci ha aperto queste porte, continuerò a mantenere vivo l’interesse che crediamo di avere suscitato.

LA POESIA

VASTO SCHERMO

Vasto schermo oggi
il cielo
dove un abile regista
muove con arte
le nubi
mutandole in racconto.

Ora la sua volta
s’è fatta specchio
al teatro dei monti
e – magma il sole -
sotto quella coltre,
apre crateri ardenti
ch’eruttano fiotti di luce.

(Mareva Peresso)

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