“Part, minimalista sacro”

Comunicato stampa

Il 26 dicembre, alle ore 21, nella chiesa di S. Maria Assunta in Allerona, si terrà il concerto “Part, minimalista sacro”, eseguito dall’ensemble Il labirinto armonico, Quartetto Bernini, Francesco Lanzillotta.

Il concerto sarà preceduto da una presentazione del musicologo Guido Barbieri.

L’evento fa parte della rassegna “Le voci del sacro” finanziata dalla Provincia di Terni mentre l’edizione sarà curata dall’Associazione InCanto. Il programma, realizzato in esclusiva per questa rassegna, comprende i seguenti brani:

Estnisches Wiegenlied (2002/2006)

per due voci femminili ed archi

Es sang von langen Jahren (1984)

per contralto, violino e viola

Fratres (1977/1989)

per quartetto d’archi

Da pacem Domine (2004)

per quattro voci sole

Berliner Messe (1990/2002)

per quattro voci sole ed archi.

Il concerto rende omaggio ad Arvo Part (Estonia, 1935), considerato uno dei più importanti compositori contemporanei e alla sua produzione in gran parte dedicata al sacro. Dopo gli esordi, in cui il suo linguaggio utilizzava la dodecafonia e il collage, giunse alla conclusione che la “convivenza con l’atonalità” lo stava portando in un vicolo cieco; così decise di  approfondire il barocco e il canto gregoriano conducendo contemporaneamente una ricerca di semplificazione progressiva nella sua musica, allo scopo di eliminare  il “superfluo” e l’esagerazione delle sue composizioni precedenti. Il risultato fu la creazione di uno stile molto rigoroso e originale: il tintinnaboli, costruito interamente su triadi e scale tonali, dove l’impiego della voce umana è di rilevante importanza. La definizione, dettata dallo stesso Part, è: “Lavoro con pochissimi elementi – una voce, due voci. Costruisco con i materiali più primitivi – con l’accordo perfetto, con una specifica tonalità. Tre note di un accordo sono come campane. Ed è perciò che chiamo questo tintinnabulazione”. Con questo particolare genere Part dimostra come sia possibile produrre opere valide nonostante l’utilizzo di un’armonia estremamente semplice e la riduzione ai minimi termini del materiale compositivo. Per la sua musica è stato coniato il termine di minimalismo sacro, di cui è riconosciuto esponente assieme a Gòrecki e Taverner. E’ un compositore apprezzato soprattutto per la semplicità dell’ascolto e la trasparenza emotiva delle sue opere.

Il programma, che si apre con due Canti natalizi estoni, prevede due tra le più celebrate composizioni di Part: Fratres, rappresentata ad Allerona nella versione per quartetto d’archi, e la Berliner Messe.

Gli esecutori

Il labirinto vocale

Il Labirinto vocale è un progetto che nasce nel 2009 per volontà di un gruppo di cantanti provenienti dalle più eterogenee esperienze musicali ma uniti dal gusto della sperimentazione. Oltre al normale repertorio madrigalistico e ad un ingente repertorio di musica contemporanea, il Labirinto vocale esegue infatti arrangiamenti originali di capolavori classici e delle forme musicali dei tempi più recenti (dal rock progressivo, al jazz, all’elettronica), come anche musiche originali composte dal gruppo stesso.

Quartetto Bernini

Il Quartetto Bernini nasce a Roma nel 1992. Dopo aver assorbito gli insegnamenti di Piero Farulli, viola del celebre Quartetto Italiano, e seguito Master-classes in Europa dei Quartetti Melos, Amadeus, Berg, Tokyo, Cherubini e La Salle, dopo molteplici esperienze maturate, dalla musica antica a quella contemporanea, il Quartetto Bernini ha sentito sempre più la necessità di concentrare la propria attività intorno  al grande repertorio classico. Ha cercato di sondare e riscoprire quelle sonorità e quel colore che hanno ispirato i grandi compositori del passato proponendo una lettura attenta alla prassi esecutiva dell’epoca utilizzando strumenti originali con accordatura a 430 hz, archi storici e corde in budello. E’ proprio che in questa direzione il Quartetto Bernini, accanto alle opere più interessanti del repertorio internazionale, intende ricercare e far riemergere opere di notevole interesse per quartetto d’archi italiane del settecento e ottocento, oggi poco conosciute o addirittura sconosciute; autori noti come Boccherini, Cherubini, Paganini, Rossini, ma anche altri come Cambini, Radicati e Rolla. Nel 2003 ha creato il Festival “Les Fleurs Bleues, pagine musicali intorno al Quartetto d’Archi”, che negli anni è diventato un punto di riferimento a Roma per la musica da camera. Ennio Morricone gli ha conferito il prestigioso “Premio Michelangelo 1999” per particolari meriti artistici, attribuito a Goffredo Petrassi, Renzo Piano, Alberto Sordi e allo stesso Ennio Morricone.

Il QB ha effettuato tournée in Nord e Sud America, Europa, Medio ed Estremo Oriente, e si è esibito nelle più prestigiose stagioni concertistiche anche al fianco di concertisti di fama internazionale come Christophe Coin, Mario Brunello, Vladimir Mendelssohn, Alessandro Carbonare, Bruno Canino, Roberto Prosseda ed Alain Meunier. Il QB ha inciso “L’Arte della fuga” di J. S. Bach e i Quartetti di Donizzetti. Il CD, per Universal, dei due Quartetti con pianoforte di Mozart (Roberto Prosseda) ha ricevuto eccezionali recensioni dalla stampa specializzata. E’ invece di recentissima uscita, sempre per Universal, il primo CD dedicato ai Quartetti per Archi di Mozart (KV80, 155, 157, 168 e 173). Attualmente il QB è impegnato nel monumentale progetto integrale dei Quartetti per Archi di W. A. Mozart che sta eseguendo in diverse città italiane e straniere.

Dal 1998 è Quartetto in Residenza presso l’Accademia Filarmonica Romana, con la quale collabora intensamente sia a livello concertistico che didattico presso la Scuola di strumenti ad arco da loro istituita. Il QB ha inoltre tenuto Master-Class presso diverse università americane e presso il Conservatorio di Santa Cecilia. I componenti del QB hanno il privilegio di suonare quattro prestigiosi strumenti: violini Nicolò Amati, Cremona 1661 e Pietro Guarneri, Venezia 1734;  viola Giovanni & Francesco Grancino, Milano 1691; violoncello C.A. Testore, Milano 1758.

Francesco Lanzillotta

Nato a Roma nel 1977, diplomato in direzione d’orchestra con il Maestro Bruno Aprea e in composizione, con lode, con il Maestro Luciano Pelosi presso il Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma. Si perfeziona in direzione d’orchestra con il Maestro Harold Farberman a New York presso il Bard College, e con il Maestro George Phelivanian a Madrid. Ha inoltre studiato pianoforte con il Maestro Velia de Vita.

Tra i più giovani direttori emergenti nel panorama musicale italiano, negli ultimi anni ha diretto in alcuni fra i più importanti teatri italiani. E’ ospite regolare di orchestre quali l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra di Stato Libanese, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Varna, l’Orchestra Tito Schipa di Lecce, L’Orchestra regionale di Roma e del Lazio, l’Orchestra del teatro Carlo Felice di Genova, I Pomeriggi musicali di Milano, l’Orchestra da camera Fiorentina, l’Orchestra di Roma Sinfonietta, l’Orchestra Eufoniarchè, la Jonde Orchestra, l’Orchestra dell’Università cattolica, l’Orchestra della Magna Grecia e l’Orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia (Roma).

Francesco Lanzillotta è stato invitato a dirigere in numerose occasioni presso l’Accademia Filarmonica Romana tra le quali, nel 2009, la produzione di Histoire du soldat di I. Strawinsky, con il Gruppo Strumentale Musica d’oggi e l’attore Luigi Maio, replicata in seguito nei principali teatri di Roma. Presso la stessa istituzione dirigerà l’oratorio Saint Nicolas di Britten nel dicembre 2010.

A seguito del suo debutto, nel luglio 2010, con Cavalleria rusticana e Pagliacci presso il Teatro dell’opera di Varna (Bulgaria), è stato nominato Direttore principale ospite del Teatro per la stagione 2010/2011, carica che inaugurerà dirigendo Le Nozze di Figaro il 6 dicembre 2010. Nell’autunno 2010, inoltre, debutterà con l’Orchestra Filarmonica di Sofia e la Korean Philarmonic (Seoul).

Compositore, Francesco Lanzillotta ha scritto musiche per diversi lavori teatrali e colonne sonore per cortometraggi e film quali Piccole cose di valore non quantificabile, Nessun messaggio in segreteria e Viaggio in Italia di Paolo Genovese e Luca Minero ed ha collaborato con Nanni Moretti per il suo film Il Caimano. Ha inoltre composto le musiche per i balletti L’Angelo azzurro e Narciso prodotti e realizzati dalla compagnia Astra Roma Ballet di Diana Ferrara. Nel 2010 gli è stata commissionata dall’Accademia Nazionale di Danza la composizione delle musiche per la messa in scena del balletto celebrativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Primo premio nel 2005 al prestigioso concorso Valentino Bucchi, primo premio nel 2007 al concorso Nino Rota, ha inoltre ottenuto la menzione speciale al concorso Oreste Sindici nel 2004. Sempre nello stesso anno è risultato finalista al concorso di composizione Vieri Tosatti e ha conseguito il premio Fontane di Roma per la musica del balletto Narciso. Nel 2008 gli è stato assegnato il premio Enap per l’attività artistica come Direttore d’orchestra. Francesco Lanzillotta ha inciso per la VDM records l’opera di Lucio Gregoretti L’ultimo avventore.

2 Commenti a ““Part, minimalista sacro””

  • sonia catana volpini:

    Si è trattato di un bel concerto. Come generalmente si sa, la crisi del linguaggio musicale occidentale ha investito tutte le componenti sonore costringendo, negli anni 50, alcuni (Stockhausen, Nono, Berio, Boulez, Maderna,etc) ad estremizzare i risultati di alcuni musicisti, ad es.Anton Webern (memorabili restano i seminari di Darmstadt). Di qui, la materia “atonale”s’impasta con la spezia seriale, producendo la dissociazione dei suoni della scala temperata, con relativa frantumazione della melodia e ricomposizione prettamente timbrica.
    Esigui grappoli o cellule di note diventano il fulcro di intere composizioni, decentrando così qualsiasi nesso sintattico-compositivo. In un tal contesto Arvo Part ha il suo bel loculo con l’epitaffio distintivo: “minimalismo sacro”, che condivide, peraltro con qualche altro, del tipo di Henryk Górecki,etc. Il suo specifico effettivo sarebbe “tintinnabulazione “, ovverossia .”Tre note di un accordo sono come campane. Ed è perciò che chiamo questo tintinnabulazione ». La fitta barba ortodossa del musicista estone sembra, a tratti, sospesa nel sussurro dell’ultima voce su un flebile arpeggio d’archi…tra note estreme che stiracchiano le corde al limite dell’udibile. Part è visto da molti come un apostolo della New Age, forse a causa del modo stravagante di far andar le voci in mezzo alla musica e fra loro. In realtà, la meticolosità del suo studio singolare sulle possibilità sonore d’un materiale di lavoro povero e limitato, denota più l’artigiano di bottega che il “ragazzaccio” di strada. Qui, ad Allerona, la sua musica ha trovato più alcuni ascoltatori meditativi e…assorti.

  • sonia catanavolpini:

    Il Quartetto Bernini, diretto dal maestro Lanzillotta, ha eseguito il concerto con perizia e passione, sotto l’alta supervisione dell’eterna Maestà.

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